Sul Lario il pane ha meno sale. «Fa bene e piace di più»

Ingrediente ridotto dal 2 all’1,7%

Il pane a basso contenuto in sale dei panificatori di Como

Asl e 45 produttori hanno aderito all’iniziativa che unisce gusto e salute.
È presente negli alimenti come ingrediente o come conservante e viene aggiunto regolarmente nella fase di preparazione dei cibi. Pochissimi grammi, in ciascun caso, che sommati arrivano però a una media di 15 grammi di sale al giorno, il triplo rispetto al reale fabbisogno dell’organismo, con gravi rischi per la salute. Un abuso contro il quale si schierano Asl e panificatori comaschi con la campagna “Con meno sale nel pane c’è più gusto? e guadagni in salute”.
Al progetto hanno già aderito 45 dei 162 produttori di p ane del territorio lariano. Chi partecipa (elenco completo disponibile sul sito www.asl.como.it) si impegna a ridurre la quantità di sale riferita alla farina dal 2 all’1,7%. Provare per credere, come assicura il presidente dei panificatori di Confcommercio Como Dario Bertarini: «Con meno sale non solo il pane è più salutare, ma è anche più gustoso e sapido».

«Una prima sperimentazione del progetto a Como ha permesso di verificare che ridurre il quantitativo di sale non fa calare le vendite – dice ancora Bertarini – Non abbiamo mai avuto lamentele della clientela, anzi. Ridurre dal 2 all’1,7% permette di mantenere la qualità del prodotto rendendolo più sano e trasmettendo un messaggio importante».
«La campagna ha un grande valore educativo – sottolinea il direttore sanitario dell’Asl Carlo Alberto Tersalvi – Vogliamo far capire che esistono strumenti, anche semplici, che permettono di migliorare la qualità della vita. Speriamo di veder incrementare il numero dei panificatori aderenti e anche di coinvolgere nell’iniziativa i servizi di ristorazione scolastica. L’obiettivo è estendere il messaggio anche ad altri produttori di cibo, compresa l’industria alimentare».
Il sale in eccesso obbliga l’organismo ad un superlavoro per eliminarlo, provoca un aumento della pressione arteriosa e favorisce l’insorgere di ipertensione, cardiopatie e ictus cerebrale.
«La quantità ideale quotidiana è di un solo grammo per i bambini e 5 per gli adulti – dice Marco Larghi, direttore del dipartimento di prevenzione medica dell’Asl – È fondamentale educare fin da piccoli a un consumo più responsabile. Basta ridurre il consumo di insaccati, evitare il sale in tavola e, nei condimenti, preferire gli aromi».

Anna Campaniello

tratto da : Corriere di Como .it
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