Vietato il contante oltre i mille euro (decreto Salva-Italia)

Il 31 gennaio 2012 ha termine il periodo di salvaguardia fissato dal Dl 201/2011 dopo il quale non sarà più possibile effettuare pagamenti o transazioni di denaro contante per importi maggiori ed uguali a 1.000,00 € a pena di sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate.

A far data dal 1° febbraio 2012 tutte le transazioni da 1.000,00 € e più dovranno essere tracciabili e quindi dovranno essere fatte tramite bonifico bancario, assegno bancario intestato e “non trasferibile” o assegno circolare. Anche i pagamenti frazionati di importi inferiori dovranno seguire la stessa regola: pertanto non potranno più essere erogati acconti in contanti ai dipendenti di importi anche inferiori ai 1.000,00 €, qualora la retribuzione complessiva mensile sia superiore a tale importo.

Esempio n° 1:

Busta paga netta: € 987,00

Il pagamento può avvenire in unica soluzione o frazionato indifferentemente se in contanti o con assegno piuttosto che con bonifico. Quindi non cambia nulla.

Esempio n° 2:

Busta paga netta: € 1.250,00

Il pagamento può avvenire con le seguenti modalità:

  1. In unica soluzione tramite bonifico, assegno intestato e “non trasferibile” oppure assegno circolare
  2. In due o più soluzioni entrambe tracciabili e documentate delle quali ad esempio la prima in acconto per € 500,00 versate tramite assegno e la seconda a saldo per € 750,00 tramite bonifico.

Rendiamo noto altresì che i professionisti e i Centri Servizi sono obbligati in solido a denunciare al Ministero dell’Economia (a fini antiriciclaggio) ed all’Agenzia delle Entrate (con finalità anti-evasione) qualsiasi movimento di denaro contante superiore a 1.000,00 € che traspare dalla tenuta della contabilità.

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