ANCORA SULLA TARES ovvero: come far passare per “straordinaria vittoria” un contentino

In questi giorni tutti i panificatori triestini hanno ricevuto un comunicato di Confartigianato Trieste, a firma del suo segretario Enrico Eva, con la quale si sottolinea la straordinaria  vittoria nei confronti dell’Amministrazione Comunale” con la quale, secondo Eva,  si vedrebbero di fatto annullati gli aumenti della TARES a carico delle nostre imprese.

La straordinaria vittoria consisterebbe nell’accoglimento da parte Sindaco Cosolini  e dell’assessore Montesano della proposta di Confartigianato,  di far transitare tutti i laboratori di panificazione nella categoria 25.

Così, mentre il sindaco di Trieste si sceglieva gli interlocutori con Eva in prima fila che minacciava sfracelli e scioperi fiscali  , L’associazione Panificatori verificava in silenzio e senza proclami, tramite la Federazione Nazionale Panificatori, come avrebbero dovuto stare veramente le cose.

E ciò che risulta, almeno per quanto riguarda i panificatori, è che Confartigianato non ha ottenuto nessuna  “straordinaria vittoria”  bensì soltanto un contentino  avendo diritto i panificatori artigiani (e non solo questi, ma anche i  pasticceri e i gelatai) a rientrare nella ben più conveniente categoria 21.

Tale diritto è stato infatti riconosciuto dal Ministero Dell’Economia e delle Finanze, Ufficio XII Direzione Legislazione Tributaria e Federalismo fiscale in risposta ad un interpello sollecitato dai panificatori e presentato dal Comune di Cuneo con il quale si afferma testualmente che “ si ritiene che, nel caso in cui si consideri un’attività artigianale diretta alla produzione di beni specifici, sia di tipo alimentare  – come ad esempio panetteria, pasticceria, gelateria e simili con laboratori – sia di diverso tipo , la categoria da utilizzare è senz’altro la categoria 21 relativa ad attività artigianali di beni specifici.

Da notare che nelle tabelle ministeriali la quantità  presuntiva di rifiuto prodotto dalla categoria 25 è circa 4 volte quella della 21, con tutte le ovvie conseguenze in termini di tributi.

E’ anche  opportuno sottolineare come lo scritto in questione richiami la necessità di effettuare l’inserimento in una delle categorie sulla base dei codici ATECO, posizione che l’Associazione Panificatori di Trieste aveva già sostenuto nell’incontro avuto con l’Assessore Montesano.

L’associazione Panificatori di Trieste, in coordinamento con L’Unione Regionale Panificatori del Friuli Venezia Giulia,  ha già trasmesso in forma integrale il parere ministeriale (a firma del direttore generale) all’assessore Montesano invitandolo ad avviare i necessari approfondimenti e ad assumere i correttivi conseguenti.

Questa vicenda dimostra ancora una volta che è fin troppo facile per un funzionario  - che non paga di tasca sua – prima minacciare scioperi fiscali  e poi fare del gratuito trionfalismo accontentandosi di risultati quanto meno superficiali rinunciando ad approfondire seriamente le questioni.

Più difficile e forse meno gratificante lavorare in silenzio per chi ha quale unico obiettivo tutelare le imprese della propria categoria e non quello di fare tessere sindacali.

Per chi fosse interessato al testo ministeriale, lo stesso cosaì come le tabelle che individuano le categorie da applicare sono  consultabile on-line sul sito web della Unione Regionale Panificatori del Friuli Venezia Giulia  :  www.panificatori.fvg.it

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